Incentivi per la capitalizzazione delle PMI
Con la Circolare Direttoriale 22 luglio 2024, n. 1115, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha fornito le istruzioni necessarie per l’attuazione dell’intervento «Nuova Sabatini Capitalizzazione», relativa agli incentivi per la capitalizzazione delle imprese.
I potenziali beneficiari della normativa sono le micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria.
Per ottenere l’incentivo alla capitalizzazione, le imprese devono realizzare investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali.
La capitalizzazione deve avvenire, da parte dei soci, tramite la sottoscrizione di un aumento del capitale sociale dell’impresa.
L’intervento agevolativo è articolato in più fasi.
La prima fase implica la delibera dell’aumento di capitale nei termini e nelle modalità previste dal decreto del Mimit, di concerto con il Ministero dell’Economia, numero 43, del 19 gennaio scorso.
Successivamente, la stessa PMI deve compilare il modulo di domanda, solo in forma telematica, utilizzando la procedura disponibile nella piattaforma telematica apposita.
La domanda, una volta compilata in tutti i suoi campi, dovrà essere presentata al soggetto finanziatore, corredata della richiesta di finanziamento a copertura del programma di investimento.
A questo punto, il soggetto finanziatore, che decida di concedere il finanziamento alla PMI, adotta la relativa delibera e la trasmette al Ministero, unitamente alla documentazione inviata dalla stessa PMI in fase di presentazione della domanda di accesso alle agevolazioni.
Il Ministero adotta il provvedimento di concessione del contributo con l’indicazione dell’ammontare degli investimenti ammissibili, delle agevolazioni concedibili e del relativo piano di erogazione, nonché degli obblighi e degli impegni a carico dell’impresa beneficiaria, e lo trasmette a quest’ultima e al relativo soggetto finanziatore.
La PMI, entro e non oltre i 30 giorni successivi al provvedimento di concessione, sottoscrive l’aumento di capitale per una misura pari almeno al suo 25%.
Il processo di capitalizzazione deve essere effettuato solo nella forma del conferimento in denaro e deve risultare adottato dalla PMI come «versamento in conto aumento del capitale».
Il processo di capitalizzazione non deve, inoltre, contenere alcuna previsione contraria rispetto all’inscindibilità dell’aumento del capitale, che deve essere in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento.
Il contributo pubblico è erogato all’impresa beneficiaria in un’unica soluzione per importi fino a 200.000 euro.
Gli aiuti, fermo restando il rispetto delle intensità massime previste dalla normativa europea in materia di aiuti di Stato, sono rapportati agli interessi calcolati, in via convenzionale, sul finanziamento, a un tasso annuo del 5% per le micro e piccole imprese e del 3,575% per le medie imprese.
Più precisamente, l’ammontare è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, a un tasso d’interesse annuo del:
- 5% per le micro e piccole imprese;
- 3,575% per le medie imprese.
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